domenica 2 ottobre 2016

Pasolini Roma

“Quando sono arrivata a Roma per cantare, mi sono messa alla ricerca di buoni testi e ciò ha incuriosito gli scrittori. Io frequentavo l'ambiente degli intellettuali e una sera Alberto Moravia mi ha portato a casa Pier Paolo Pasolini. Ha suscitato subito il mio interesse: se ne stava lì, in un angolo, mi fissava dietro gli occhiali scuri. Io mi sono piantata di fronte a lui, gli ho tolto gli occhiali e con una voce molto Marlene Dietrich, gli ho chiesto: «Allora, hai paura di me?» È stato un colpo di fulmine.” (Laura Betti)


“Il successo non è niente. Il successo è l'altra faccia della persecuzione. E poi il successo è sempre una cosa brutta per un uomo.” (Pier Paolo Pasolini)  


“Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l'unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro.” (Pier Paolo Pasolini)





"Poiché il cinema non è solo un'esperienza linguistica, ma, proprio in quanto ricerca linguistica, è un'esperienza filosofica." (Pier Paolo Pasolini)



"Quando penso a Pasolini, a come agiva rispetto alla società, alle cose, mi stimo molto poco." (Massimo Troisi)


"Il Pasolini di Teorema ha una prospettiva spirituale che può essere accettata come la profonda riflessione di un cristiano." (Krzysztof Zanussi)


"Non ha importanza dove si è nati, quando come e dove si sono avuti i primi approcci con il calcio, per diventare un appassionato, un tifoso. Il tifo è una malattia giovanile che dura tutta la vita. Io abitavo a Bologna. Soffrivo allora per questa squadra del cuore, soffro atrocemente anche adesso, sempre." (Pier Paolo Pasolini)




 






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