Genova -De Andrè e il Genoa: storia d'amore struggente, di un'intensa fede rossoblù. Storia d'amore raccontata in "Grifone Fragile",
libro del giornalista Tonino Cagnucci, presentato oggi pomeriggio al
Ferraris insieme a Pippo Spagnolo e e Roberto Scotto padri della Gradinata Nord e amici di Faber.
Cagnucci, caporedattore del Romanista, tifoso giallorosso e fan di De Andrè, svela nei particolari i dettagli della passione di De Andrè per il Grifone.
Viene fuori un ritratto inedito di un De Andrè che si appuntava su
un'agenda le formazioni del Genoa, i possibili acquisti per rinforzare
il team rossoblù, o tabelle punti per raggiungere al più presto la
salvezza. Quello che magari fanno tanti tifosi. Quello che faceva anche
un tifoso speciale come Fabrizio De Andrè.
«Racconto la fede di De Andrè per il Genoa- spiega Cagnucci -
il De Andrè in versione tifoso, dalla nascita fino alla morte. Si sapeva
che lui era genoano, ma attraverso una lunga ricerca sono venuti fuori
tantissimi aneddoti anche tramite i racconti di Dori Ghezzi. Quello che
mi ha colpito di più è quello che riguarda i giorni della prigionia di
De Andrè quando l'unico legame che gli permetteva di dialogare con i
suoi rapitori era proprio il Genoa».
E la presentazione di oggi pomeriggio al Ferraris è stata anche l'occasione per festeggiare gli 80 anni di Pippo Spagnolo,
celebrato dai tifosi della Nord con una torta a sopresa. Spagnolo,
emozionato ha spento le candeline: «Genoani si nasce - le parole di
Spagnolo - spesso ai miei amici rossoblù dico: "Sei già genoano, vuoi
anche vincere? Non c'è bisogno, bastano emozioni come queste"».
Articolo di Valerio Arrichiello per Il Secolo XIX
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