martedì 4 giugno 2013

Carlo Odorizzi e quel gol per un De Andrè tornato libero


Chi l'avrebbe detto che Carlo Odorizzi, "Motorizzi", il mediano faticatore della Val di Non, artefice di esaltanti campionati in B con Genoa, Verona, Arezzo, Sambenedettese e in campo anche con il Bolzano - eppure mai "salito" in A - è collegato, per le coincidenze imperscrutabili che costellano gli umani accadimenti, a Fabrizio De André? Ebbene, terminata la raccomandabile lettura di un libro originale e documentato come pochi, raccontiamo del 23 dicembre 1979, stadio Luigi Ferraris. Genoa-Taranto 2-1. Il primo gol dei rossoblu, al 25' del primo tempo, lo segna proprio Odorizzi (è una delle cinque reti che metterà a segno nelle 98 partite giocate al cospetto della Lanterna). Ad arbitrare la partita è Lo Bello di Siracusa che espelle i due allenatori (Di Marzio e Seghedoni) e ben sei raccattapalle per aver "trattenuto indebitamente il pallone". Direte: De André, dove sta? Fabrizio De André, cantautore eterno, tifoso del Genoa nel senso più assoluto e totalizzante, era libero da 24 ore. Il giorno prima infatti era stato rilasciato dai sequestratori che l'avevano tenuto prigioniero per mesi in Sardegna, "Hotel Supramonte", insieme alla moglie Dori Ghezzi. La prima partita del suo Genoa, una volta liberato, fu quella. Ed è certo che volle sapere subito risultato e marcatori. Perché questo si scopre, sfogliando e avidamente leggendo "Il Grifone fragile", il libro scritto da Tonino Cagnucci (Lìmina edizioni) tutto dedicato allo straordinario rapporto tra Faber e il Genoa. No, non fu un tifoso sui generis, De André. E il libro, lungo 170 pagine ricche di episodi, testimonianze, tabellini di partite - quelle che coincidono con i momenti più importanti della vicenda umana del cantautore - lo dimostra oltre ogni ragionevole dubbio. Per non parlare dell'inserto fotografico esclusivo: le riproduzioni di alcune pagine delle agende di De André. Dove, con penna biro rossa e blu, il cantautore/poeta era solito scrivere formazioni, classifiche, risultati, statistiche del "suo" Genoa. Quel che non fece, De André, è scrivere una canzone, dedicata al Genoa. Disse: "Per fare canzoni bisogna conservare un certo distacco verso quello che scrivi, invece il Genoa mi coinvolge troppo".


dall'articolo di Carlo Martinelli per il quotidiano Alto Adige del 26.05.2013

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